venerdì 16 marzo 2012

Giada

Questa è una sorpresa per la mia migliore amica Giada che "gestisce" questo blog con me.
Sai tesoro era da un sacco di tempo che ci stavo pensando, ma oggi finalmente mi sono decisa a farlo. Sai già del video che ti stavo preparando per la fine della scuola, per quando le nostre strade si separeranno, per quando quegli stupidi esami segneranno il nostro cammino, per quando non ci incontreremo più tutti i giorni. Proprio perché sei a conoscenza del fatto che ti stavo facendo il video mi sono ingegnata e ho deciso di fare tutt'altra cosa per adesso. In questi giorni sei stata particolarmente presente, non solo con le tue coccole, ma anche con il tuo cuore, le tue parole e quello che hai scritto per me. Di questo non finirò mai di ringraziarti.
So che loro, i Gimme sono stati la "leva" per riavvicinarci, per capire quanto fossimo importanti l'una per l'altra, ma non è solo grazie a loro che adesso siamo qui. Siamo qui grazie a NOI. Perché ormai sono certa di poter affermare che l'una senza l'altra non riuscirebbe a vivere. Per me adesso vale questo e spero anche per te ciccia. Sai che sono brava con le parole, specialmente quando si tratta di scriverle, ma per te le parole non le esaurirò mai, o forse le ho già esaurite.
Ho paura, paura di quello che succederà il 25 Giugno, paura che dopo quel giorno le nostre strade si dividano drasticamente, paura che il prossimo anno tu mi rimpiazzerai con un'altra migliore amica, paura che io non riesca a trovarne di amici nella nuova scuola, nemmeno di semplici. Perché sono sicura che tu ci riuscirai.
Sai che non sono una ragazza che si può definire normale, dopotutto io sono fiera di essere stramba, ma ho paura che i miei futuri compagni non accettino le mie pazzie. Non accettino che amo portare gli occhiali grandi (anche se in un certo senso sono costretta, ma è un punto a mio vantaggio per Louis), che amo lo smalto nero, che stimo El Shaarawy e Abate sopra ogni cosa, che sono una tifosa del Milan sfegatata, che seguo il calcio con una passione fortissima, che le sciarpe siano come una seconda pelle per me, che Louis sia il mio mito, che essere una ragazza "Peace&Love" mi fa star bene, che dire Porca Carota e NO JIMMY PROTESTED! mi gasa in un modo assurdo, che senza la scrittura non sarei niente, che dopo aver sofferto per il Mengoni ora sento di dover seguirlo come una persona da cui prendere esempio, che la tua versione della 'Mella mi faccia impazzire, paura che non accettino la mia umiltà.
Ma soprattutto ho paura che non accettino il fatto che io amo Enrico sopra ogni cosa, che per me sono le piccole cose che contano, perché sono quelle che un giorno alimenteranno i miei ricordi rendendoli speciali, che anche solo un sorriso per me vuol dire tutto, mi cambia la giornata.
Ho paura di non trovare persone che mi coccolino e non capiscano che in realtà sono una persona un sacco bisognosa di affetto anche se all'apparenza posso sembrare forte. Ho paura che mi escludano perché non ho mai voglia di litigare o prendere a parole nessuno (anche chi se lo meriterebbe) perché nonostante tutto io perdono e voglio bene a tutti, nessuno escluso.
Perché adesso sento che tu sei l'unica in grado di accettare tutte queste cose e molte altre in me. A volte credo di avere troppi difetti, uno su tutti? Aver paura di dire quello che penso veramente per non ferire le persone. So che a volte vorresti strozzarmi perché non ti dimostro abbastanza affetto, ma confido anche tu sappia che non sono una molto brava con i fatti, ma con le parole (specialmente scritte). Credo che non riuscirei a dirti tutto questo a voce, ecco perché forse qui starà meglio. Odio anche questo di me, il fatto di non dimostrare quanto tenga veramente a te. Odio dover ricorrere sempre alla scrittura anche se essa mi fa star bene. Sai però quanto sia fondamentale per me scrivere anche se nessuno ancora vuole scrivere di me.
Sai quanto il Mercoledì per me sia il giorno della pazzia e che niente e nessuno riesce a fermare le mie risatine convulse e i miei "scatti epilettici" come li chiama Luca. Sai quanto tenga ai miei amici e quanto vorrei vederli sempre tutti uniti come una grande famiglia, anche se questo non succede quasi mai.
Tu sai tutto di me e ho paura che nessun'altro possa accettarmi per quella che sono come fai tu adesso e come sono sicura continuerai a fare.
Insomma, ho paura di perderti. Vedi? Nonostante abbia un sacco di cose di cui andare fiera ho paura di un sacco di cose. Ho paura ecco. Paura.
Paura di non riuscire più a ridere con te, paura di non sentire più le tue braccia che mi stringono e le tue parole di conforto, paura di non sentire più la tua voce cantare e il tuo modo di ridere così anormale che ti rende unica.
Perché tu sei unica. Sai ascoltare le persone, sai capirle ed accettarle, ma ciò che ti rende veramente unica è che ti reputi normale anche quando non lo sei. Perché tu non sei normale, tu sei speciale!
Come io per te sono la tua Ciambellina, tu per me sei la mia Scrittura. Senza di te non riuscirei a vivere.
Insomma tutto questo casino per dirti che sento già che ci starò male, so già che piangerò come una fontana, so già che non riuscirò a staccarmi dal tuo abbraccio, so già che mi mancherai. Ma anche per dirti che dobbiamo goderci questi ultimi mesi insieme perché non torneranno mai più.
GRAZIE AMICA MIA!
Sai anche che non amo molto la Cyrus, ma questa è perfetta. 
Come tu l'hai dedicata a me io la dedico a te, perché queste sono le parole che sento dentro di me adesso.
"Potremmo essere lontane, ma voglio che tu sappia
che sarai sempre con me. 
Ovunque io vada "
E.

mercoledì 4 gennaio 2012

Immagina Gimme Five

Era da molto tempo che pensavamo di scrivere un immagina sui Gimme Five. E ora ecco qui il primo capitolo di una lunga serie. Essendo il primo capitolo forse non sembrerà ben fatto ma possiamo assicurarvi che se ne vedranno delle belle. Vi lasciamo dunque al primo capitolo.


Capitolo 1.
Aprimmo gli occhi nello stesso istante. Era l’11 Luglio. Il giorno prima eravamo partite per Rimini. I nostri genitori avevano affittato una casa per trascorrere le vacanze lì.
Ci guardammo.

G –‘Giorno cara. Che si fa oggi?
E –Si va al mare, ovvio!-
G –Mi sembra un’ottima idea.-
E –E allora cosa ci facciamo ancora qui?-

Ci alzammo e ci infilammo in bagno. Come al solito ci vollero quasi tre quarti d’ora per prepararci, ma alla fine ne valse la pena. Giada fu la prima a vestirsi.

E –Bella la maglia rossa che ti sei messa. Sta benissimo con i pantaloncini di jeans. Che costume hai scelto?-
G –Il bikini azzurro che mi avevi regalato per il compleanno l’anno scorso.-
E –Finalmente posso vedertelo addosso. Secondo te se metto la maglia con le bretelline verde i pantaloncini di jeans bianchi ci stanno bene?-
G –Certo, anche perché quelli te li ho regalati io e fino ad ora non ti ho mai visto metterli.-
E –Perfetto.-
G –E che costume indosserai?-
E –Credo proprio quello verde a pois bianchi della yamamay .-
G –Si però sbrigati che ho una voglia matta di andare in spiaggia.-

Scendemmo e trovammo un biglietto dei nostri genitori che diceva:
“Siamo usciti, torniamo stasera. Se andate da qualche parte fateci uno squillo. I soldi per il pranzo e tutto il resto sono sulla credenza vicino alla televisione. Bacioni e a stasera.”
Avevamo tutta la giornata libera e senza il controllo dei genitori. Li chiamammo e li avvertimmo che saremmo andate in spiaggia. Fortunatamente il mare era a pochi passi da casa nostra. Decidemmo di passeggiare sul lungomare prima di pranzo.
Camminammo per circa 10 minuti dopodiché qualcosa si affacciò al nostro orizzonte…

G –Oddio, non ci posso credere! O.O -(sbianca)
E –Che cavolo ti succede sei diventata pallida!-
G –Guarda esattamente davanti a te…-
E –Ora ho capito perché hai avuto questa reazione!- (sbianca a sua volta)
Avevamo appena visto Simone e Kevan due ragazzi dei Gimme Five ,il nostro gruppo preferito.
I ragazzi si avvicinarono a noi.

S –Scusate vi sentite bene?-
K –Volete una mano, sembrate fuori di brutto!-
Da bianche diventammo rosse e balbettammo qualcosa.
G –Emm… s-si diciamo di si…è che…-
K –Che?-
E –Voi siete Simone Frulio e Kevan Gulia giusto?-
S/K –Si!-
G –Bhè il punto è che noi siamo grandi fan dei Gimme Five.-
S –Allora meritate un trattamento speciale…-
K –Vi unireste a noi per il pranzo?-
S –E’ il minimo che possiamo fare per le nostre fan…-
K –Pare che qui a Rimini non ce ne sia nessuna.-

Ci presero per mano e ci trascinarono verso il ristorante…
Continua…